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Biografia

Bruno Biondi nasce a Milano il 20 giugno del 1969. Con un padre che lavora in pubblicità, cresce circondato dal mondo della Comunicazione e del Design. La sua passione per il disegno, che dimostra fin da molto piccolo, lo porta a soli 8 anni a pubblicare la sua prima serie di 12 illustrazioni per Polistil, nel volume: “Scegliamo insieme un giocattolo.” All’età di 14 anni ha già nel suo portfolio diverse illustrazioni per clienti quali Renault, Philips e diverse case farmaceutiche. Per Manetti & Roberts disegna il packaging del deodorante Neutro Roberts, per lunghi anni utilizzato dall’azienda. Studia all’Istituto d’Arte Beato Angelico di Milano, dove si diploma come Maestro d’Arte, e nel frattempo mantiene la collaborazione con le Agenzie Pubblicitarie. Nel 1989 si iscrive al Politecnico di Architettura di Milano con indirizzo Industrial Design e contemporaneamente, all’età di 19 anni, inizia a lavorare in Syncronia come Grafico. Inizia così la sua carriera di creativo pubblicitario che lo porterà a ricoprire il ruolo di Creative Director, carica che viene confermata dopo la fusione, nel 2001, di Syncronia con l’Agenzia Internazionale DDB. Lungo il corso degli anni e degli eventi, Biondi mantiene viva la sua passione per il disegno e per l’arte. Passando dal Figurativo al genere Informale percepisce che il colore non è fondamentale nelle sue opere ma, nonostante sia daltonico, non riesce ancora a distaccarsene. Nel 1992 realizza una serie di 3 opere di grande formato, dove il colore, protagonista insieme a giochi materici, invade ancora la superficie della tela. Sono le prime opere commissionate su misura. Nel novembre del 1994 un importante produttore di cartone ondulato nota le sue realizzazioni esposte in un’Agenzia di Pubblicità e decide di commissionare a Biondi 20 lavori chiedendo di realizzarli con i suoi materiali. Nascono le prime opere interamente in bianco e nero. Lo stesso imprenditore, nel 1995, commissiona altre 21 opere sempre da realizzarsi con il cartone ondulato. Sono opere dove Biondi si concentra non solo sull’uso di questo speciale materiale ma su cui, con determinazione, incide i suoi segni. Nel corso degli anni il colore ritorna protagonista in casi isolati e sempre in forma pura, privato di sfumature, dando vita a tele monocromatiche rosse, bianche, gialle o blu. Nell’evoluzione del suo percorso artistico, il colore assume per Biondi il ruolo di comprimario alla materia di base alla quale viene mischiato, stravolto e annullato dalla fusione col nero, per riapparire in tracce, sfumature, come ricordo sotterraneo e anelito alluso e insopprimibile. Prediletti sono i grandi formati dove il segno, quello che Biondi definisce “Concetto Verticale”, può imporsi senza limiti, anche in quei rari casi in cui diviene orizzontale (“Vertical Concept even if Horizzontal”). Negli anni Biondi espone in più collettive, a Roma e Tarquinia. Nel giugno del 2015, selezionato tra numerosi artisti internazionali, espone in una collettiva dal 23 giugno al 7 luglio a Varsavia, Il WIA EXPO. Biondi, in quella manifestazione, propone due opere che verranno poi ospitate, una volta tornate in Italia, nello showroom di Roma di un noto architetto. Realizza poi, nel maggio 2016, una personale, sempre a Roma, esponendo una trentina di sue opere. La personale riscuote successo e la curatrice nonché sua critica, una volta terminata l’esposizione trattiene a Roma una serie di sue realizzazioni da utilizzare per allestimenti di architetti e arredatori. Nel 2016 è l’incontro con il curatore e critico Massimiliano Bisazza che recepisce subito il valore e la profondità delle opere di Biondi. Stima reciproca e affinità artistica portano all’allestimento nel gennaio del 2017 di una mostra personale presso la galleria di via Statuto13. Uno spazio raccolto e raffinato, nel cuore intellettuale di Milano - Brera District - dove le opere di Biondi, con il loro linguaggio asciutto e vibrante, trovano la cornice ideale. La mostra riscuote grande successo di pubblico e critica. Il rapporto artistico con Bisazza si rafforza così da far scaturire una nuova personale che è anche un nuovo progetto e manifesto dell’arte di Biondi. La mostra, nel gennaio 2018 sempre nella galleria di via Statuto13, presenta 13 opere inedite, che celebrano la speciale sensibilità cromatica dell’artista, affetto da daltonismo congenito. Il titolo “Ri-vedere” esprime il percorso dell’autore, da sempre alla ricerca di un suo modo di reinterpretare e manifestare i colori secondo la sua personale percezione, continuamente proiettata in un non definito mondo di cromie presenti-assenti. A seguire di questo importante evento, Biondi partecipa alla Fiera d’arte Affordable Art Fair (AAF 2018), a Milano, dove nomi di spicco e talenti emergenti del panorama artistico internazionale sono accolti in più di 80 gallerie in un unico grande spazio espositivo. Nel gennaio 2019 Biondi è di nuovo presente ad Affordable Art Fair, questa volta con un suo intero stand dedicato di 12 mq dal nome “Concetti Verticali”. Oltre a questa importante affermazione, L’anno inizia subito con una serie di progetti e iniziative curati ancora da Massimiliano Bisazza a conferma di una collaborazione ricca di stimoli e successi: una personale che si terrà a maggio e un’esposizione in una cornice inedita e di grande prestigio, 10 vetrate affacciate su Foro Bonaparte che la Clinica Elite mette a disposizione dell’artista. Un progetto di immagine che comprende lo studio e la stampa di un catalogo in 100 copie.
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